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  • #4616
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    No, la domanda non è affatto infondata.
    Il problema per me è duplice:
    1) per poter smaltire le acque meteoriche occorre che il piano dello sbancamento sia sempre sopra falda, cioè che la falda sia sempre ad una quota inferiore al piano di sbancamento. In realtà questa condizione deve comunque essere soddisfatta perché altrimenti rischieresti di trovarti il giardino allagato
    2) anche se il piano dello sbancamento è sopra falda, per smaltire le acque meteoriche occorre che il terreno sia sufficientemente permeabile da permettere una infiltrazione dell’acqua meteorica nel terreno in tempi ragionevolmente rapidi. Se infatti sei sopra falda ma il terreno sotto allo sbancamento è argilloso, in caso di pioggia il pozzo si riempirebbe d’acqua fino a tracimare

    Se devi ancora realizzare l’opera forse la cosa migliore da fare è realizzare un piezometro nell’area del piazzale da mantenere monitorato per almeno un anno di tempo, in modo da verificare le oscillazioni della piezometria nel tempo.
    Il piezometro te lo devi far fare da una ditta specializzata ma il monitoraggio, se hai un po’ di manualità, lo puoi fare anche autonomamente.
    In fase di perforazione potrai anche renderti conto della natura del terreno e verificarne, almeno a grandi linee, la permeabilità.
    Fatto questo, se la falda è sufficientemente profonda, se anche d’inverno non risale e se il terreno è sufficientemente permeabile, allora si può procedere al dimensionamento del pozzo.
    Per fare questo occorre valutare la massima pioggia che ci si può attendere nell’area (questa operazione la si può fare esaminando i dati meteo disponibili per l’area) valutare la superficie del tetto e del piazzale e valutare di conseguenza la portata massima che deve essere smaltita nelle peggiori condizioni di pioggia.
    Su questa base si procede al dimensionamento del pozzo disperdente.
    Queste operazioni di per se non sono particolarmente complesse, ma per un corretto dimensionamento è necessario uno studio geologico-idrogeologico del problema, sia per definire le caratteristiche del piezometro, sia per definire il tempo di monitoraggio sia per le valutazioni sul dimensionamento del pozzo.
    Considera anche che l’immissione in falda di acque superficiali è una operazione che può essere eseguita solamente a condizione che non si vada ad inquinare falde profonde. Il pozzo disperdente, che in ogni caso penso debba essere autorizzato, deve comunque essere un pozzo superficiale che non può andare a scaricare le acque in una falda profonda.
    Saluti

    #4617
    pianetanero
    Membro

    Ok,
    grazie mille per la tempestività della risposta e per le preziose informazioni
    Giulio

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