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  • #3981
    prup80
    Membro

    Salve a tutti. Mi servirebbe un consiglio pratico da parte di colleghi che si sono già imbattuti in un’esperienza simile alla mia.
    Devo fare una prova di portata in una sorgente già collegata da decenni ad un impianto di captazione (pompa, tubazioni…) che alimenta uno stabilimento termale. Banale in sostanza.
    Io ho già fatto prove di portata, ma su sorgenti non captate con impianto.
    Come posso fare praticamente per fare la prova, ”smontando” il meno possibile l’impianto esistente? che tra l’altro è anche vecchiotto…il mio unico timore è sostanzialmente di rompere qualcosa.
    Grazie a tutti anticipatamente

    #4591
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    Penso che la cosa principale sia capire bene come funziona l’impianto di captazione e distribuzione dell’acqua. Se ad esempio l’acqua della sorgente arriva al serbatoio e da qui tramite una pompa l’acqua viene indirizzata allo stabilimento termale la cosa più semplice potrebbe essere quella di far fermare la pompa, attendere che il serbatoio si riempia e misurare la portata in uscita dal troppo pieno.
    Se non è possibile spegnere la pompa per tutto il periodo necessario al riempimento del serbatoio e se il serbatoio e accessibile si può provare a spegnere la pompa e poi a misurare la velocità di risalita dell’acqua all’interno del serbatoio tramite un metro rigido. Se il serbatoio ha una geometria regolare puoi calcolare la portata abbastanza semplicemente.
    Insomma, occorre capire com’è fatto l’impianto. Concordo pienamente con l’idea di smontare il meno possibile, meglio ancora non smontare nulla.
    Saluti

    #4587
    prup80
    Membro

    Allora….ho un po’ più di notizie, in attesa di riuscire ad organizzare un sopralluogo.
    Le acque termali sono captate direttamente dall’acquifero che alimenta la sorgente mediante un pozzo realizzato nel 2003. Poiché il pozzo di trova ad una quota inferiore rispetto allo stabilimento, due elettropompe portano l’acqua in su e attraverso tubazioni in polipropilene arriva ai due serbatoi in vetroresina retrostanti lo stabilimento.
    Il pozzo/sorgente dovrebbe avere portate superiori a 50 litri/sec.
    Alla luce di ciò…deduco che la tecnica che mi hai suggerito in questo caso possa andar bene.
    E poi secondo te posso riuscire a fare tutto da sola o pensi che dobbiamo essere in due?
    Grazie mille per il supporto

    #4588
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    Quindi da quello che mi sembra di capire non esiste una vera e propria sorgente (cioè un punto da cui l’acqua esce spontaneamente dalla roccia) ma esiste un pozzo che estrae le acque dal sottosuolo e tramite una pompa le invia allo stabilimento.
    Se ho capito bene allora la situazione è differente da quanto immaginato all’origine.
    Lo schema iniziale era infatti:

    sorgente -> la sorgente versa in un serbatoio -> dal serbatoio con una pompa sollevo le acque e le porto allo stabilimento.

    In questo caso se spengo le pompe le acque, che naturalmente continuano ad uscire dalla sorgente, riempiono il serbatoio fino al troppo pieno e poi il serbatoio inizia a tracimare dal troppo pieno e a questo punto eseguo la misura.

    Lo schema che mi pare di capire invece dal tuo ultimo messaggio è:

    Pozzo -> con una pompa estraggo le acque dal pozzo e le indirizzo verso lo stabilimento

    In questo caso, se spengo la pompa del pozzo non esce nulla.

    Se lo schema è del secondo tipo, forse la vera richiesta non è tanto una prova di portata della sorgente (perché in realtà non esiste una sorgente) ma è una prova di portata del pozzo (cioè quanta acqua posso estrarre dal pozzo?)

    In questo caso, se la situazione è questa, potresti pensare ad una prova di portata a gradini, che dovrebbe darti la portata ottimale di sfruttamento del pozzo.
    saluti

    #4589
    prup80
    Membro

    Scusami infatti per la mia scarsa chiarezza tra un messaggio e l’altro,ma oggi sono riuscita a reperire del materiale esplicativo su questi pozzi (che ho scoperto che non sono sorgenti, come le chiamano in gergo locale evidentemente).
    Comunque hai capito bene la situazione.
    Il pozzo è profondo 104m (fenestrato da 42m a fondo foro) ha una portata di esercizio di 40 litri/sec (così come è scritto nella relazione tecnica di quando è stato fatto il pozzo) ed è stato realizzato in un acquifero in pressione granitoide.
    Operativamente, con la pompa che è montata nel pozzo (di cui ancora non ho modello e caratteristiche) posso emungere acqua a portate crescenti per fare la prova a gradini? Nel senso..se è possibile settare in modo diverso la pompa, volendo fare tre gradini di portata (ad es.20,40, 60 l/s)?
    …e poi, l’acqua emunta durante la prova… andrà semplicemente a finire nei serbatoi che col troppo pieno smaltiranno l’acqua in eccesso (?)….speriamo senza allagare nulla.
    Scusami se le domande ti dovessero risultare sciocche, ma oltre ad apprendere le notizie a rate è la prima volta che mi capita di fare una prova a gradini.
    grazie infinite

    #4590
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    In linea teorica se una pompa ha una portata es di 50 litri/sec è sempre possibile emungere meno, a condizione che sul tubo della pompa sia montato un rubinetto. Aprendo e chiudendo il rubinetto si riesce a regolare la portata in uscita dalla pompa. Occorre però fare attenzione a non surriscaldare la pompa. Se infatti una pompa ha una portata di 50 litri/sec e chiudo il rubinetto fino a che dalla pompa escono solamente 5 litri/sec la pompa si può surriscaldare.
    Una soluzione è inserire un tubo a T in modo da lasciare andare la pompa senza strozzature nel tubo e regolare la portata semplicemente reimmettendone una parte all’interno del pozzo.
    Se ti serve lo schema del tubo a T te lo allego nel post successivo
    Un’altra cosa da guardare bene sono le portate estratte. Cioè, ammesso che tu riesca a regolare la portata con un rubinetto montato sul tubo o con un sistema a T, come fai poi a misurare in effetti quanta acqua esce? Ci sono due sistemi: uno è il classico contalitri (del tipo di quello montato in casa per verificare i consumi) e l’altro è il metodo volumetrico.
    Il consiglio è di usarli entrambi in quanto i contalitri, spesso se sono installati da molto tempo, possono dare valori di portata non corretti.
    In ogni caso non fidarti mai della portata nominale della pompa. Cioè, se sulla scheda della pompa c’è scritto che la pompa ha una portata di 50 litri/sec non è detto che realmente vengano estratti 50 litri/sec. Il valore nominale è il valore teorico di pompa nuova in condizioni ottimali di funzionamento. Nella realtà, sopratutto per pompe vecchie, i valori effettivamente estratti potrebbero essere molto inferiori.
    Saluti

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