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  • #3922
    zuber
    Membro

    scusate, ho una domanda magari un po’ stupida ma devo togliermi un dubbio..

    Sono alle prese con una modellazione con Seep/w di Geostudio.

    Nel mio caso sto analizzando un flusso al di sotto di una palancola con un differenza di carico monte – valle di circa 8 metri.La stratigrafia consiste in uno strato impermeabile (10-7) di circa 15 metri soprastante a un con k= 10-5…

    in output le linee equipotenziali mi risultano tutte molto vicine all’interno dello strato meno permeabile, e si distanziano una volta che raggiungono quello più permeabile; la distribuzione della pressione interstiziale rimane pressochè costante all’interno del primo strato, mentre aumenta regolarmente con la profondità partire dallo strato “sabbioso” sottostante…è ragionevole?

    #4495
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    “in output le linee equipotenziali mi risultano tutte molto vicine all’interno dello strato meno permeabile, e si distanziano una volta che raggiungono quello più permeabile”

    In linea di principio la massima perdita di carico la dovresti rilevare nello strato meno permeabile. Visto che la differenza di permeabilità è molto elevata (due ordini di grandezza), quasi tutta la perdita di carico dovrebbe essere all’interno dello strato con k = 10^-7. Il fatto che all’interno di questo layer le equipotenziali si ravvicinano mentre nel layer con k = 10^-5 si diradano dovrebbe andare bene.

    Non ho capito bene la seconda parte della domanda che dice

    “la distribuzione della pressione interstiziale rimane pressochè costante all’interno del primo strato, mentre aumenta regolarmente con la profondità partire dallo strato “sabbioso” sottostante…è ragionevole?”

    Se il livello più permeabile è quello superiore (cioè sopra k=10^-5 e sotto k=10^-7) allora la pressione interstiziale nello strato superiore dovrebbe mantenersi quasi costante. Questo è una conseguenza del fatto che in questo strato le equipotenziali sono estremamente diradate e quindi il carico idraulico nello strato è praticamente costante.
    Ovviamente è costante facendo riferimento ad un lato della palancola. Dall’altro lato il carico idraulico deve essere differente, però sempre costante. Cioè, in pratica, a destra è costante ed uguale ad un certo valore mentre a sinistra è costante ed uguale ad un altro valore.
    Questo almeno se ho capito bene il problema.
    Saluti!

    #4497
    zuber
    Membro

    si è come dici tu in effetti, c’è qualcosa che non mi torna però..avrei bisogno di farti vedere l’immegine per spiegare meglio i miei dubbi.

    grazie per l’aiuto comunque!

    #4493
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    Se vuoi puoi allegare un’immagine al tuo messaggio. C’è la funzione “invia allegato”.
    Saluti

    #4496
    zuber
    Membro

    In questo caso non è una palancola ma un manufatto con 3 diaframmi : come dicevo c’è un carico a monte con H= di 19 m, a valle 6.5 m..uno strato superficiale di materiale argilloso con k=10-7 spesso circa 10 metri, e sotto sabbia con k=10-5.

    A sinistra del modello ho impostato un “far field” boundary, considerando come un elemento infinitoil lato di sinistra.
    in rosso sono rappresentate le boundary condition, e sono rappresentate in scala cromatica le pressioni interstiziali.

    il tutto è rappresentato su uno spazio orizzontale di 200 m circa

    Visto che sono alle prime armi, ti chiedo se secondo te ha senso quello che ho fatto :)e se i risultati sono ragionevoli o no.

    grazie mille per la disponibilità e la pazienza

    #4494
    bernagozzi
    Amministratore del forum

    Io sono abituato a ragionare con i carichi idraulici, in quanto uso Modflow, e non con le pressioni interstiziali. In ogni caso, se con pressione interstiziale intendi l’altezza di pressione secondo la relazione

    carico idraulico = altezza geometrica + altezza di pressione

    si può comunque provare a fare una verifica.
    Suggerimento: prova a fare girare il modello tenendo il lato di sinistra di lunghezza uguale al lato di destra (cioè a terminare il modello intorno a x=85) poi esporta 3 immagini:
    1) la stratigrafia (in modo che sia chiaro il limite fra i due strati);
    2) l’andamento dei carichi idraulici (se il software ti permette di esportarlo);
    3) l’andamento delle pressioni interstiziali.

    In questo modo dovrebbe essere tutto più chiaro da interpretare, almeno per capire se le cose tornano
    Poi, se tutto torna, ovviamente il modello finale deve essere fatto con il limite di sinistra di lunghezza infinita, se queste sono le condizioni reali del sito.
    Saluti

    #4498
    zuber
    Membro

    In effetti facendo cosi i risultati mi sembrano abbastanza realistici.

    grazie mille

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