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DanieleMembro
Capisco, è un caso un pò particolare… quindi mi suggerisci di utilizzare q = k/R (H0quad-h2quad)
considero quindi h2 come incognita da trovare ed esplicitando ottengo h2 = RADq(H0quad-(q*R/k))
Nel caso specifico ottengo (ipotizzando H0 = 9 m e R=10 m), un h2 pari a 6 m, che se ho capito bene dovrebbe rappresentare il carico idraulico (dalla base dell’acquifero) in corrispondenza della trincea, ipotizzando che la superficie piezometrica sia indisturbata a 10 m di distanza dalla trincea stessa (nel caso specifico immagino che la differenza di carico idraulico in trincea (9 – 6 = 3 m) sia da considerare positiva, cioè all’interno della trincea ho + 3 m rispetto alla pezometria..?!?). Con R = 20 m ottengo h2 pari a 1 m, oltre R=20 m il valore sotto radice diventa negativo. Credi stia ragionando nel modo corretto? Grazie ancora
DanieleMembroBuongiorno,
innanzitutto complimenti per la qualità e chiarezza del sito.Mi chiedo se le formule proposte per la valutzione del raggio di influenza di una trincea drenante siano utilizzabili anche nel caso in cui la trincea abbia funzionalità disperdente, supponendo che durante la dispersione la superficie piezometrica si attesti ad una quota pari a quell del fondo disperdente della trincea.
Nello specifico mi trovo in un caso con fondo trincea drenante posto a -3.0 m da p.c., superficie piezometrica a -6.0 m da p.c., acquifero libero con base a -15.0 m da p.c., velocità di infiltrazione verticale a -3.0 m misurata in sito mediante prova infiltrometrica pari a 0.0000876 m/s e portata da drenare per unità di lunghezza della trincea pari a 0.00035 mq/s. Mi chiedo quale sia il raggio di influenza dell’opera.
Grazie
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