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bernagozziAmministratore del forum
Non è possibile, per quanto ne so io, impostare un pozzo parzialmente filtrante usando un modello con un solo layer.
Saluti!bernagozziAmministratore del forumDi norma se vuoi impostare una condizione CHD partendo dalla carta delle piezometrie segui una isopieza (che ritieni non influenzata in seguito alle perturbazioni che andrai ad inserire nel modello) e poi associ la condizione CHD alla linea che hai ricalcato. Es: se ricalchi l’isopieza 130 la linea che hai ricalcato avrà associata la condizione CHD con carico 130.
Se vuoi realizzare un segmento fra due isopieze puoi usare un valore intermedio (es 90 nel tuo caso) ma forse è più corretto usare la funzione di interpolazione che ti consente di creare un segmento con carico idraulico variabile da 100 nel punto di contatto con l’isopieza 100 ad 80 nel punto di contatto con l’isopieza 80.
Questa funzione ad esempio viene usata anche quando occorre associare un CHD al un’asta fluviale. Si prendono due punti quotati dell’asta fluviale e poi si crea una linea con CHD variabile.
Saluti
GabrielebernagozziAmministratore del forumPer quello che ne so io non esiste un tariffario specifico per i lavori di modellazione idrogeologica.
Probabilmente la cosa migliore è quotare di volta in volta il lavoro da fare cercando di valutare in anticipo (operazione non sempre facile) il tempo che ci si potrà impiegare per eseguire la modellazione.
Saluti!bernagozziAmministratore del forumCosa stai usando per scavare? Una trivella a mano tipo un grosso cavatappi? Il foro che hai scavato si sostiene da solo senza collassare oppure hai già dovuto in qualche modo rivestirlo?
bernagozziAmministratore del forumIn questi casi l’unica soluzione è agire con un po’ di fantasia cercandosi di adattare alla morfologia locale.
Un tentativo potrebbe essere quello di scavare una piccola canaletta con un badilino o con un attrezzo da giardinaggio in modo da creare di intercettare la maggior parte delle acque che emergono diffusamente.
Ovviamente non si tratta di una misura esatta e neppure ripetibile in modo preciso in quanto la volta successiva il canaletto che si andrà a fare non sarà mai uguale a quello fatto la volta prima, però è meglio di niente.
Oppure, se si tratta di una emergenza diffusa ma con un punto localizzato in cui emerge la maggior parte dell’acqua, si può provare a misurare solamente la porzione principale della sorgente, specificando ovviamente che si tratta di una misura parziale.
Saluti e buon monitoraggio
GabrielebernagozziAmministratore del forumIn teoria quando accedi al video ti dovrebbe comparire una schermata del tipo di quella rappresentata nella figura sottostante
[attachment=0:3a63odt8]ScreenShot116.jpg[/attachment:3a63odt8]Per fare partire il video devi cliccare sul triangolino con punta a destra che compare nell’angolo in basso a sinistra o alternativamente sul triangolo che compare al centro del video
Se ti compare qualcosa di differente rispetto all’immagine soprastante fammi sapere.
Saluti
GabrielebernagozziAmministratore del forumIl codice, assegnato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, è: 022/EMR/12
Saluti e al prossimo videocorso!bernagozziAmministratore del forumE’ in preparazione un videocorso che, anche se non è pensato come corso avanzato di Modflow, può comunque essere di utilità in vista di futuri corsi di modellazione. In particolare il corso che verrà a breve messo online riguarderà l’utilizzo del software SmathStudio e verranno mostrate applicazioni sia geotecniche sia idrogeologiche. Il software è molto utile in fase di verifica di modelli Modflow in quanto permette di risolvere agevolmente calcoli che, diversamente, dovrebbero essere svolti manualmente o con l’ausilio di fogli come excell, meno idonei allo scopo e meno intuitivi nell’utilizzo.
Riceverete comunque tutti a breve una mail con le indicazioni del nuovo videocorso in progetto.bernagozziAmministratore del forumNella pagina di scaricamento di Modelmate dovresti trovare un link per scaricare un manuale introduttivo con un tutorial.
Il manuale è:ModelMate—A Graphical User Interface for Model Analysis
(clicca sul link per accedere alla pagina)
In realtà come tutorial è un po’ sintetico, ma dovrebbe essere una prima guida per muovere i primi passi verso l’uso di ModelMate
Ovviamente per usare ModelMate occorre conoscere il funzionamento di Ucode e per questo puoi fare riferimento a questo manualeUCODE_2005 and Six Other Computer Codes for Universal Sensitivity Analysis, Calibration, and Uncertainty Evaluation
Saluti e buona calibrazione!bernagozziAmministratore del forumSe non ho capito male il pozzo dovrebbe essere realizzato all’interno dell’alveo (cioè in pratica dove scorre l’acqua) e non nei depositi alluvionali a fianco dell’alveo.
Se l’interpretazione è corretta personalmente non ho mai visto una cosa del genere e mi sembra anche di difficile realizzazione pratica e poi di difficile manutenzione. Se il pozzo si arresta due metri al di sotto della quota dell’alveo come si fa a calare la pompa? Si potrebbe calare la pompa e poi riempire tutto di ghiaino ma poi come si potrebbe fare per estrarre la pompa nel caso in cui si rompesse? Non sarebbe meglio realizzare i pozzi nel materasso alluvionale a fianco del torrente, anche a pochi metri distanza dal torrente ma comunque all’esterno dell’alveo in cui scorre l’acqua?
SalutibernagozziAmministratore del forumPer calcolare la quota della falda rispetto al livello del mare, cioè il carico idraulico nell’assunzione che lo zero di riferimento coincida con il livello del mare, occorre sottrarre la soggiacenza alla quota piano campagna.
In pratica:
Quota falda = (quota piano campagna) – (Soggiacenza)Assumiamo per ipotesi che il database nel quale hai ricostruito la soggiacenza si chiami “Soggiacenza”. Per calcolare il automatico la quota falda nei vari punti del modello è sufficiente che crei un database user defined che chiamerai ad esempio “quota assoluta falda” e in corrispondenza della formula associata a questo database imposterai:
Model_Top – Soggiacenza
A questo punto se visualizzi i risultati del database user define “quota assoluta falda” dovresti vedere le isopieze riferite al livello del mare.
SalutibernagozziAmministratore del forumIn linea di principio non esistono dimensioni minime per un modello Modflow. La cosa importante è che il modello sia sufficientemente ampio da permettere uno studio corretto del fenomeno che vai ad esaminare. Ad esempio se hai un pozzo che deprime la falda di qualche decina di centimetri e quindi assumi che ragionevolmente le interferenze prodotte dal pozzo sulla falda siano contenute entro 25 metri allora può anche essere corretto impostare un modello da 50 x 50 metri. Se però la depressione all’interno del pozzo fosse di 50-100 cm o superiore allora le dimensioni di 50 x 50 sarebbero troppo piccole.
In generale, comunque, un modello è sempre esteso almeno per qualche centinato di metri in lunghezza e larghezza. Modelli di 50 x 50 metri di solito non se ne vedono però, in assoluto, possono essere fatti e possono anche essere concettualmente corretti. Dipende tutto dal problema che si sta esaminando.
SalutibernagozziAmministratore del forumL’attestato ti arriverà automaticamente nella tua casella di posta elettronica (all’indirizzo che hai usato quando ti sei iscritto al videocorso).
In linea di massima gli attestati arrivano entro un paio di mesi dal momento in cui il corso è concluso (il corso si considera concluso quando tutti i 15 video sono stati visti).
Saluti.
GabrielebernagozziAmministratore del forumSi. Per i pozzi di ricarica la portata è positiva e per i pozzi di emungimento la portata è negativa.
bernagozziAmministratore del forumQualche volta questo errore è capitato anche a me. In particolare mi si presentava quando imponevo delle condizioni al contorno tali da far si che una cella impostata come CHD alla fine della simulazione diventasse insatura.
Se ad esempio imposto un modello a 2 layer e in una cella del layer superiore imposto un carico idraulico di 10 e nella cella immediatamente al di sotto di questa imposto un carico idraulico di 5 è possibile che si verifichi un errore di questo tipo.
L’esempio è un po’ estremo, ma giusto per capire il concetto.
Puoi provare a:
1) allontanare le condizioni CHD in modo che l’influenza reciproca diminuisca;
2) provare a diminuire la differenza di carico idraulico fra le condizioni CHD del tuo modello. In pratica, se ad esempio una era settata a 10 e l’altra a 20 puoi provare a far girare una simulazione settandola una a 18 e l’altra a 20, facendo restare invariata la geometria.Se con questi tentativi l’errore sparisce allora forse è proprio dovuto al fatto che le condizioni si influenzano talmente tanto le une con le altre che i carichi idraulici delle celle CHD non riescono a rimanere bloccati sul valore che hai definito.
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