Una volta realizzato il pozzo ed installata la pompa è possibile completare l’impianto con una serie di accessori che, in determinate condizioni, possono rivelarsi di utilità.
La sonda di blocco automatico
Nel momento in cui si accende la pompa il livello dell’acqua nel pozzo si abbassa e, a parità di altre condizioni, all’aumentare della portata aumenta l’abbassamento. Nel corso della realizzazione del pozzo vengono di norma eseguite alcune prove finalizzate ad individuare la portata di esercizio. Se questa portata non viene superata si evitano eccessivi abbassamenti e non si corre il rischio di prosciugare il foro. Tuttavia occorre considerare che si possono verificare oscillazioni stagionali del livello naturale di falda e quindi una certa portata, che in primavera può essere ritenuta ampiamente di sicurezza, alla fine dell’estate potrebbe portare al prosciugamento del pozzo.
In assenza di un dispositivo di blocco automatico il prosciugamento del foro può danneggiare la pompa: le pompe da pozzo infatti sono predisposte per funzionare immerse in acqua e se vengono mantenute in funzione in aria possono surriscaldarsi.
Questo problema si può presentare anche nel caso di pozzi cisterna di grande diametro. Questi pozzi hanno il vantaggio di funzionare come serbatoi e quindi di garantire una portata elevata ma, se non si arresta il pompaggio prima dello svuotamento, si corre anche in questo caso il rischio prosciugare il pozzo.
In questi casi la soluzione può essere rappresentata da una coppia di sonde per l’arresto e l’avvio automatico del sistema di pompaggio.
Il funzionamento di queste sonde è concettualmente molto semplice. Le sonde sono costituite da un corpo galleggiante collegato ad un cavo. Quando il corpo galleggiante è immerso in acqua si dispone in verticale con l’estremità verso l’alto mentre quando è sospeso in aria ruota di 180° e dispone in verticale con l’estremità verso il basso. All’interno del corpo galleggiante si trova un interruttore elettrico che si attiva nel momento in cui il corpo ruota.
Le sonde vengono installate in coppia e funzionano secondo lo schema di figura 1.
Si inizia il pompaggio e il livello dell’acqua nel pozzo progressivamente diminuisce. Ad un certo punto la sonda rossa, che galleggiava in acqua, si trova sospesa in aria e ruota di 180°. Scatta l’interruttore, la pompa si spegne e lo spegnimento della pompa determina una progressiva risalita dell’acqua all’interno del foro. Ad un certo punto l’acqua raggiunge la quota della sonda nera e questa, che si trovava sospesa in aria in senso verticale, inizia a galleggiare in acqua. La sonda ruota e scatta l’interruttore che comanda la riaccensione dell’impianto. Il livello dell’acqua nel foro riprende a scendere e il ciclo si ripete.
Il foro di ispezione e il tubo guida
Un pozzo di norma è destinato a durare decine di anni. Occorre pertanto prevedere che ciclicamente si verifichino malfunzionamenti, rotture della pompa o riduzioni anomale di portata. Nel momento in cui si verifica una diminuzione nella resa dell’impianto può essere difficile capire immediatamente se si tratta di un problema all’opera di captazione o se la causa sia da ricercare in un abbassamento generale del livello della falda. In questi casi prima di procedere alla sostituzione della pompa può essere conveniente eseguire misure di livello con pozzo spento e con pozzo in funzione. Questo controllo si può eseguire facilmente con il freatimetro ma, per poter eseguire la misura, è necessario calare il sondino dello strumento all’interno del pozzo. Per questa ragione se si decide di chiudere con una flangia l’imboccatura del pozzo è sempre bene prevedere un foro di 2-3 cm di diametro chiuso con un tappo a vite che possa essere aperto nel caso in cui fosse necessario controllare la quota della falda.
Per poter eseguire misure di livello in modo ottimale sarebbe bene prevedere anche il posizionamento di un tubo guida, un semplice tubo di pvc di circa 2 cm di diametro aperto sul fondo e calato all’interno del pozzo. Se questo accessorio è presente, le misure di livello vengono eseguite calando il freatimetro all’interno del tubo guida e in questo modo si evita che il cavo dello strumento si blocchi attorcigliandosi attorno ai cavi elettrici e di sospensione della pompa presenti nel pozzo.
Raccordo a T
Montare un raccordo a T sul tubo in uscita dalla pompa è un accorgimento che può risultare molto utile per verificare periodicamente il corretto funzionamento dell’impianto. Il funzionamento di questo dispositivo è molto semplice (fig. 2).
In condizioni normali il rubinetto rosso è aperto mentre il rubinetto giallo è chiuso e il sistema funziona come se il raccordo non esistesse. Chiudendo il rubinetto rosso ed aprendo il rubinetto giallo l’acqua, invece che venire indirizzata verso l’impianto per il normale utilizzo, viene deviata e fuoriesce dello spezzone di tubo a destra in figura 2. In questa condizione, posizionando un recipiente di volume noto all’uscita del tubo, è possibile eseguire una misura della portata estratta dalla pompa. Per eseguire la misura è sufficiente cronometrare quanto tempo occorre per riempire il recipiente e dividere il volume del recipiente per il tempo impiegato. Se per esempio si dispone di un recipiente da 65 litri e se per riempire il recipiente occorrono 48 secondi, la portata in uscita dal tubo sarà:
Portata = 65 litri/48 secondi = 1.35 litri/secondo.
Eseguire periodicamente questo controllo può essere utile per verificare il corretto funzionamento della pompa e mantenere monitorata l’efficienza dell’impianto.