Una volta la realizzazione di un pozzo veniva eseguita con metodi artigianali e, seppure faticosamente, con questa tecnica era possibile raggiungere profondità di decine di metri. Questo modo di procedere però, implica la presenza di un operatore sul fondo dello scavo. L’operatore, con il piccone o con un analogo strumento, asporta il materiale che viene portato poi in superficie con secchi e carrucole e, a mano a mano che procede, mette in opera il rivestimento.
Lavorando in queste condizioni l’operatore si trova però esposto a gravi rischi infatti:
- i secchi di materiale estratto possono accidentalmente staccarsi o parte del materiale contenuto nei secchi può rovesciarsi durante la risalita cadendo sull’operatore che si trova sul fondo dello scavo;
- nel corso dello scavo le pareti del pozzo possono franare sotterrando l’operatore.
Il franamento di un fronte di scavo può avvenire anche senza preavviso e con una velocità tale da non permettere l’evacuazione. Per avere un’idea della velocità con la quale si può verificare il crollo di un fronte di scavo può essere utile visionare il secondo filmato.
Per queste ragioni, se si desidera realizzare un pozzo per uso domestico è fortemente sconsigliata la tecnica del “fai da te”.
Rivolgersi ad una impresa di perforazioni specializzata rappresenta sicuramente la migliore delle soluzioni.
Pozzo artesiano e pozzo freatico
Nel momento in cui si decide di realizzare un pozzo e si iniziano a raccogliere informazioni su questo argmento ci si imbatterà di frequente nelle espressioni “pozzo artesiano” e “pozzo freatico”. E’ utile quindi comprendere cosa si intende con queste espressioni e sopratutto cosa significano nel gergo comune e nel gergo tecnico.
Nel gergo comune con pozzo freatico si intende il classico pozzo di grande diametro rivestito in pietra o mattoni che spesso si ritrova nei cortili delle case di campagna o nei chiostri dei conventi. Vengono comunemente chiamati pozzi freatici anche i pozzi di grande diametro realizzati con anelli di calcestruzzo, che possono essere considerati la versione moderna del vecchio pozzo da campagna.
Con l’espressione pozzo artesiano si intende invece il pozzo profondo e di piccolo diametro scavato con una trivella, montata usualmente su un camion attrezzato o su un mezzo cingolato semovente.
Questa classificazione utilizzata nel gergo comune non è corretta da un punto di vista idrogeologico. Tecnicamente infatti le espressioni pozzo artesiano e pozzo freatico prescindono dalle modalità costruttive dell’opera, dal diametro e dalla profondità della perforazione ma dipendono unicamente dalle caratteristiche dell’acquifero intercettato. In particolare un pozzo è freatico o artesiano se l’acquifero in cui è perforato si trova in condizioni freatiche o artesiane.
Quando prenderete contatti con la ditta di sondaggi questi, consapevoli che stanno dialogando con una persona che non ha esperienza in materia, quasi sicuramente utilizzeranno le espressioni pozzo artesiano e pozzo freatico nell’accezione comune ma in ogni caso è sempre bene accertarsene.
Per evitare qualunque tipo di equivoco comunque è sempre possibile utilizzare in sostituzione le espressioni “pozzo di grande diametro” e “pozzo profondo di piccolo diametro” considerando che:
- con pozzo freatico si intende il pozzo di grande diametro e che
- con pozzo artesiano si intende il pozzo profondo di piccolo diametro.
Pozzo di grande diametro
I pozzi di grande diametro di solito non superano i 10-20 metri di profondità e pertanto vengono utilizzati prevalentemente per captare falde superficiali. In assenza di particolari trattamenti queste acque raramente possono essere utilizzate a scopo idropotabile e quindi di solito questi pozzi vengono realizzati a fine irriguo o per applicazioni domestiche non potabili, come ad esempio per lo scarico del WC. Il pozzo di grande diametro ha il vantaggio di svolgere contemporaneamente le funzioni di pozzo e di serbatoio di accumulo e per questa ragione viene anche chiamato pozzo-cisterna. Gli anelli di calcestruzzo di rivestimento hanno usualmente un diametro di circa un metro e la quota del fondo pozzo è sempre qualche metro inferiore rispetto alla quota della falda. Per questa ragione, quando la pompa non è in funzione, nel pozzo si accumula un volume d’acqua che può arrivare a qualche metro cubo e nel momento in cui si inizia ad utilizzare il pozzo tutto il volume d’acqua immagazzinato è immediatamente disponibile.
Per comprendere facilmente questo processo si può fare riferimento allo schema di figura 1, che presenta un ipotetico utilizzo di un pozzo di grande diametro per l’irrigazione di un orto.
I numeri riportati sono anch’essi ipotetici e servono unicamente per rendere l’esempio di più immediata comprensione.
- Ore 0,00: il livello nel pozzo, uguale al livello di falda, si trova 5 metri al di sopra della quota di fondo foro. Se gli anelli hanno diametro di un metro, nel pozzo sono accumulati circa 4 m3 di acqua. Si accende la pompa e si inizia ad irrigare (1).
- Ore 0,00-3,00: L’irrigazione prosegue senza interruzioni fino alle ore 3,00. Il livello dell’acqua all’interno del pozzo progressivamente si abbassa (2, 3, 4).
- Ore 3,01: Si spegne la pompa. Se al termine dell’irrigazione sono stati consumati 2 m3 di acqua il livello nel pozzo è sceso di circa 2.5 metri (5).
- Ore 3,01 – 23,59: L’arresto del pompaggio determina una progressiva risalita del livello dell’acqua all’interno del pozzo e nel corso della giornata il livello si ristabilizza alla quota iniziale (6, 7).
- Ore 0,00 del giorno seguente: Si riaccende la pompa per una nuova irrigazione e il ciclo riprende (8).
Dallo schema di funzionamento si intuisce che un pozzo di grande diametro può essere utilizzato con profitto anche in un acquifero con scarsa permeabilità. Per via dell’effetto cisterna infatti, è sufficiente che l’acquifero abbia una permeabilità sufficiente a riempire il pozzo nell’intervallo di tempo compreso fra un utilizzo e il successivo cioè, nel caso dell’esempio, che il pozzo possa tornare a livello dopo 21 ore dallo spegnimento della pompa.
I tempi per la ricarica del pozzo possono essere estremamente variabili, da qualche decina di minuti fino a più giorni. Ovviamente tanto minore è il tempo, tanto più intenso potrà essere l’uso della risorsa.
Pozzo profondo di piccolo diametro
I pozzi di piccolo diametro possono avere uno sviluppo di oltre 100 metri e rappresentano la scelta obbligata nel caso in cui la falda sia ad una profondità superiore a 10-15 metri da piano campagna.
Rispetto ai pozzi di grande diametro questi possono captare falde più profonde e quindi potenzialmente utilizzabili a fine potabile. Inoltre scegliendo i tratti da sigillare e i tratti da mantenere filtranti è possibile selezionare, lungo la verticale del pozzo, quali falde captare e quali escludere. Se ad esempio il pozzo viene realizzato a scopo irriguo si cercherà di captare tutte le acque intercettate in modo da aumentare al massimo la portata del pozzo, se invece viene realizzato a scopo potabile si cercherà di captare solamente le falde con acqua di elevata qualità, mentre si isoleranno le falde potenzialmente inquinate o troppo superficiali.
In ogni caso, se si intende utilizzare l’acqua a scopo potabile è sempre necessario procedere con una serie di controlli ripetuti nel tempo ed ottenere le dovute autorizzazioni: non è detto infatti che per il solo fatto che una falda sia profonda abbia anche i requisiti chimici fisici e batteriologici per essere considerata idonea a fine potabile.
I pozzi profondi possono essere spinti molto al di sotto della quota piezometrica della falda e quindi possono intercettare una colonna molto lunga di acquifero. Per questa ragione possono raggiungere portate considerevoli e possono garantire una resa costante anche con un pompaggio continuativo. Il diametro del foro è di solito compreso fra 20 e 35 cm e pertanto l’effetto cisterna, che nel pozzo di grande diametro poteva essere considerevole, in questo caso è praticamente nullo.
La scelta del tipo di pozzo da realizzare rappresenta il primo passaggio per la progettazione dell’opera di presa e questa valutazione deve essere eseguita assieme con il geologo incaricato del progetto. A titolo orientativo la tabella seguente sintetizza alcuni vantaggi e svantaggi delle due differenti opere.
Pozzo di grande diametro | Pozzo profondo di piccolo diametro |
può essere utilizzato come pozzo cisterna | può superare i 100 metri di profondità |
può essere utilizzata una qualunque pompa sommersa, anche di notevole ingombro | la pompa sommersa deve essere di diametro inferiore al diametro del pozzo |
la falda deve essere poco profonda | manca l’effetto cisterna |
inadatto all’uso idropotabile | se l’acqua è di buona qualità è possibile l’utilizzo a fine idropotabile |
il livello dell’acqua può essere misurato con un semplice filo a piombo | può intercettare un considerevole spessore di acquifero |
Video relativi alla scheda