Risposte nei forum create
-
AutorePost
-
bernagozziAmministratore del forum
Se in uno spessore di 80 metri complessivi di acquifero lo spessore delle lenti di sabbia è di 20-25 metri, significa che la maggior parte di questo corpo è costituito da materiale a bassa permeabilità, immagino limi, limi sabbiosi.
Se le lenti non sono interconnesse il comportamento dell’acquifero è governato dal comportamento di questi materiali a scarsa permeabilità che quindi andrebbero in qualche modo caratterizzati.
Probabilmente una cosa utile sarebbe ricostruire una sezione geologica dell’area, meglio se più di una, tentare di tracciare queste lenti in modo da avere una idea della loro posizione e continuità e poi tentare di ricavare un valore di permeabilità verticale e orizzontale dell’insieme dell’acquifero. A questo punto tentare di risolvere in prima battuta il modello come se si trattasse di un acquifero omogeneo ed anisotropo.
Una cosa interessante la puoi sicuramente ricavare dalle prove di pompaggio. Se le lenti non sono continue la prova di pompaggio, se è stata protratta per un tempo sufficiente, potrebbe aver intercettato il limite della lente. Su un grafico semilogaritmico tempo-abbassamento il limite dovrebbe essere marcato da un irripidimento della curva. Ora, è molto difficile capire la distanza del limite, però un comportamento del genere dovrebbe essere di aiuto per confermare la chiusura laterale della lente. Se la prova non è stata protratta per un tempo sufficiente (a volte occorrono anche delle settimane, dipende dalla geometria della lente) questo effetto non lo noti.
SalutibernagozziAmministratore del forumModelMuse è compatibile con il sistema windows, però nella pagina di riferimento viene anche fornito il codice sorgente del programma. Non so se sia possibile un adattamento anche per mac, comunque, ragionando a intuito, non mi pare una cosa immediata.
Forse se hai un mac ti conviene usare ModelMuse in modalità di compatibilità in modo da porti nelle condizioni di un sistema windows.
SalutibernagozziAmministratore del forumIl drawdown è la differenza fra il carico idraulico all’inizio della simulazione e il carico alla fine della simulazione. Il drawdown positivo indica una diminuzione del carico idraulico, quindi un abbassamento della piezometria, mentre un drawdown negativo indica un aumento del carico idraulico, quindi un innalzamento della piezometria. Quindi in sostanza la risposta alla prima domanda è “si”.
L’initial Head può coincidere con il tetto del layer superiore, cioè in pratica si può fare coincidere con il piano campagna.bernagozziAmministratore del forumProbabilmente se hai una superficie da drenare il dato importante è l’intensità di pioggia che può mettere in crisi il sistema di drenaggio. In questo caso usare le portate medie può essere non a favore della sicurezza in quanto l’utilizzo della portata media ipotizza che questa portata di pioggia sia uniformemente distribuita nel tempo, mentre invece si sa che non è così.
Negli annali vengono riportate anche le piogge massime in tot tempo.
Forse questi valori possono essere di aiuto.bernagozziAmministratore del forumProva a svuotare la cronologia del computer. Quasi sempre funziona.
In alternativa cambia la modalità di visione cioè: se il problema si presentava a bassa risoluzione prova con l’alta e viceversa.
Se ancora non si risolve mandami una mail all’indirizzo
[email protected]
salutibernagozziAmministratore del forumSi, in fase di impostazione del modello con la funzione costant head si definisce il carico idraulico di una determinata cella del modello.
Nel bilancio di massa la portata in entrata e in uscita indica la portata che entra o esce dalle celle impostate con la funziona costant head.
Ad esempio
se imposti un modello con solamente due celle costant head distanziati fra di loro e con carichi idraulici differenti (esempio uno con carico di 5 metri e l’altro con carico di 6 metri) si instaura un moto di filtrazione. L’acqua esce dalla cella con carico maggiore e entra nella cella con carico minore.
Nel bilancio di massa viene appunto indicato questo, cioè la portata in uscita e in entrata dalle celle a cui è associata la funzione Costant Head.
salutibernagozziAmministratore del forumPuoi provare con ModPath, un postprocessore che consente di tracciare delle linee di flusso e di definire il tempo necessario affinché una particella d’acqua copra una certa distanza lungo una ideale linea di flusso.
Fai attenzione a impostare una porosità efficace cautelativa. Infatti la velocità di flusso dell’acqua aumenta al diminuire della porosità efficace.
Se non hai mai usato ModPath ti suggerisco prima di eseguire qualche esercizio per verificare i tempi di percorrenza al variare della porosità efficace del mezzo magari confrontando i risultati con quelli ricavabili da una formula analitica
Saluti
GabrielebernagozziAmministratore del forumUn giorno anch’io mi trovai di fronte al tuo stesso problema.
Mi ricordo che non usai ne Ucode ne Pest ma una funzione, sempre presente nel GV Vistas alla voce Model
Prova a guardareAuto Sensitivity
oppure
GV Calibration
Se non ricordo male io usai solamente un parametro (cioè in pratica feci variare un parametro e osservai come variavano i risultati del modello). Però sicuramente è possibile fare variare anche due parametri contemporaneamente.
Saluti!bernagozziAmministratore del forumSecondo la mia esperienza la portata estratta da un pozzo dipende principalmente dalla permeabilità dell’acquifero e dalla profondità di penetrazione del pozzo all’interno dell’acquifero.
Il diametro è un qualcosa legato principalmente alle caratteristiche della pompa e della macchina che devi utilizzare per eseguire la perforazione.
In linea di massima un diametro maggiore dovrebbe consentire di estrarre una portata maggiore ma il fattore comunque determinante a mio giudizio resta sempre la permeabilità dell’acquifero e ovviamente la corretta esecuzione, il corretto spurgo e la corretta scelta dei filtri e del ghiaino drenante.bernagozziAmministratore del forumQuando utilizzavo GV Vistas anch’io importavo un file di punti del tipo x,y,z.
non so se esista un metodo differente e più rapido.
Saluti!bernagozziAmministratore del forumIn teoria una sorgente tenderei a modellarla con una condizione dreno, verificando che la portata in uscita dal dreno sia uguale alla portata della sorgente.
Oppure si potrebbe provare a modellare la sorgente con l’opzione well con portata negativa, verificando le quote di falda in prossimità della sorgente.
L’opzione GHD non penso si possa usare a questo scopo.Per quello che riguarda le sorgenti occorre però anche considerare che i singoli punti di emergenza sono in realtà il risultato di una serie di fattori casuali che non possono essere modellati con precisione con Modflow. In pratica, cioè, una sorgente fuoriesce in un punto preciso perché in corrispondenza di quel punto magari si trova una rete di fratture localizzata che determina una sorta di dreno naturale. Se la rete di fratture si fosse formata un po’ più distante la sorgente si troverebbe un po’ spostata.
Forse una soluzione potrebbe essere quella di impostare una zona con la condizione dreno in una fascia un po’ più ampia attorno al punto in cui si trova effettivamente la sorgente oppure, se si vuole mantenere nel modello l’emergenza puntiforme, si può provare a creare attorno al punto di emergenza una zona a permeabilità maggiore.
Insomma a mio giudizio la modellazione di una sorgente va un po’ gestita cercando di creare nel modello quella condizione di zona di richiamo d’acqua che probabilmente esiste nella realtà.bernagozziAmministratore del forumGuarda, è un problema che qualche volta capita ma nel tuo caso, in effetti, la frequenza è anomalmente elevata.
L’unico consiglio che ti posso dare è il seguente:
1) prova a guardare i video a bassa risoluzione;
2) se per una qualche ragione il video si interrompe, prima di ripartire svuota la cronologia del browser;
3) se per un video il problema si presenta per più di due o tre volte mandami una mail all’indirizzo: [email protected]
SalutibernagozziAmministratore del forumNo, la domanda non è affatto infondata.
Il problema per me è duplice:
1) per poter smaltire le acque meteoriche occorre che il piano dello sbancamento sia sempre sopra falda, cioè che la falda sia sempre ad una quota inferiore al piano di sbancamento. In realtà questa condizione deve comunque essere soddisfatta perché altrimenti rischieresti di trovarti il giardino allagato
2) anche se il piano dello sbancamento è sopra falda, per smaltire le acque meteoriche occorre che il terreno sia sufficientemente permeabile da permettere una infiltrazione dell’acqua meteorica nel terreno in tempi ragionevolmente rapidi. Se infatti sei sopra falda ma il terreno sotto allo sbancamento è argilloso, in caso di pioggia il pozzo si riempirebbe d’acqua fino a tracimareSe devi ancora realizzare l’opera forse la cosa migliore da fare è realizzare un piezometro nell’area del piazzale da mantenere monitorato per almeno un anno di tempo, in modo da verificare le oscillazioni della piezometria nel tempo.
Il piezometro te lo devi far fare da una ditta specializzata ma il monitoraggio, se hai un po’ di manualità, lo puoi fare anche autonomamente.
In fase di perforazione potrai anche renderti conto della natura del terreno e verificarne, almeno a grandi linee, la permeabilità.
Fatto questo, se la falda è sufficientemente profonda, se anche d’inverno non risale e se il terreno è sufficientemente permeabile, allora si può procedere al dimensionamento del pozzo.
Per fare questo occorre valutare la massima pioggia che ci si può attendere nell’area (questa operazione la si può fare esaminando i dati meteo disponibili per l’area) valutare la superficie del tetto e del piazzale e valutare di conseguenza la portata massima che deve essere smaltita nelle peggiori condizioni di pioggia.
Su questa base si procede al dimensionamento del pozzo disperdente.
Queste operazioni di per se non sono particolarmente complesse, ma per un corretto dimensionamento è necessario uno studio geologico-idrogeologico del problema, sia per definire le caratteristiche del piezometro, sia per definire il tempo di monitoraggio sia per le valutazioni sul dimensionamento del pozzo.
Considera anche che l’immissione in falda di acque superficiali è una operazione che può essere eseguita solamente a condizione che non si vada ad inquinare falde profonde. Il pozzo disperdente, che in ogni caso penso debba essere autorizzato, deve comunque essere un pozzo superficiale che non può andare a scaricare le acque in una falda profonda.
SalutibernagozziAmministratore del forumTi ringrazio di aver postato la soluzione.
In questo modo la fatica che hai speso per risolvere il problema sarà di aiuto anche ad altri.
Alla prossima
GabrielebernagozziAmministratore del forumCiao Maxdbgeo
Puoi provare a svuotare la cronologia del browser. Di solito in questo modo se il video è stato memorizzato in modo non corretto si ricarica e il problema si risolve.
In alternativa puoi provare a cambiare la risoluzione (cioè se hai visto il video 4 in alta risoluzione prova a rivederlo a bassa o se lo hai visto a bassa prova a rivederlo ad alta. Insomma, il concetto è sempre quello: far caricare al browser un video differente da quello che ha memorizzato in precedenza)
Se vedi che non funziona passa al video successivo e mandami una mail e il video 4 te lo spunterò io direttamente dal database.
Saluti
Gabriele -
AutorePost